Spesso si corre il rischio
di sottovalutarlo considerandolo un effetto quasi inevitabile di una vita
quotidiana sempre più portatrice di preoccupazioni e stress
psicofisico, ma ogni forma di mal di testa merita la dovuta attenzione, fosse
anche un fatto episodico, per curare il malessere di cui è sentinella e
scongiurarne il più possibile la ricomparsa.
Un primo passo per contrastare
in modo efficace il mal di testa è
innanzitutto quello di individuarne la tipologia (i ricercatori ne hanno riconosciute oltre 150 diverse forme riconducibili a 12 “gruppi”)
tra emicrania, cefalee a grappolo o tensive, in assoluto le più frequenti. Ogni
forma di mal di testa si distingue infatti per il diverso manifestarsi del
dolore, sia per localizzazione che intensità, e qualcuna fa anche vere e
proprie distinzioni di genere.
Se l’emicrania è pressoché
una prerogativa del mondo femminile, con dolore di intensità variabile e di
tipo pulsante che si può protrarre da 4
ore a 3 giorni ed è solito ripresentarsi nel tempo a scadenze più o meno
regolari, la cefalea a grappolo
– caratterizzata da fitte di dolore più intenso ma di durata ben più
breve, da 15 minuti a un massimo di tre ore – colpisce prevalentemente gli
uomini. Per “catalogare” il proprio mal di testa, è sufficiente osservare dove
si concentra: a un solo lato della testa (l’emicrania), su tutta la fronte o la
stessa testa (tensiva) o in punti localizzati come uno zigomo, un occhio o alla
tempia (a grappolo).
In caso di mal di testa
ricorrente, è buona norma tenere un vero e proprio “diario” del disturbo,
annotandone di volta in volta il momento della comparsa, la sua durata nel
tempo e i probabili disturbi alla sua origine. Sarà quindi il medico, sulla
base di questi elementi, a determinare il tipo di cefalea e la relativa terapia
da adottare. Gli stessi principi attivi dei farmaci risultano infatti più o
meno efficaci a seconda del tipo di mal di testa da trattare: in genere gli
analgesici e antinfiammatori (tra cui il comune paracetamolo) sono indicati per
combattere la cefalea tensiva e l’emicrania, mentre contro la cefalea a
grappolo e l’emicrania di forte intensità si utlizzano solitamente i triptani,
capaci di agire direttamente sui livelli di serotonina.
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