Solitamente si è più
abituati a sentirne parlare nell’ambito di consigli e notizie riguardanti una
corretta alimentazione, e comunque in ambito nutrizionale, ma i sali minerali rivestono una grande importanza anche in altre sfere della
salute, una delle quali è quella riguardante l’igiene dentale.
Sono infatti molti i sali
minerali che possiamo normalmente trovare nel “tubetto”, ovvero nella
composizione del dentifricio. In generale privi di sostanze tensioattive,
quelle imputate di produrre una sorta di “effetto schiuma”, i dentifrici a base
di sali minerali sono di regola indicati per una pulizia dentale efficace ed
accurata ma al tempo stesso “delicata”, ottima ad esempio nella prevenzione
delle gengiviti.
Tra i sali minerali
comunemente più utilizzati come ingredienti nella produzione della pasta del
dentifricio il ruolo di protagonista principale spetta senza dubbio al fluoro,
immancabile in ogni “tubetto” sia per la sua principale funzione mineralizzante
dello smalto che per la capacità di contrastare l’azione dei batteri della
placca e dunque l’insorgere della carie.
Oltre al fluoro, tra i più
utilizzati si trovano poi lo zinco e lo iodio. Le uniche raccomandazioni di
cautela per il loro utilizzo riguardano i bambini al di sotto dei 6 anni di
età, che potrebbero risentire dell’ingestione di anche minime quantità di
dentifricio, o incorrere nella pericolosa fluorosi, legata appunto a un eccesso
di fluoro.
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