Una comunicazione
“distorta” tra l’orecchio interno e il cervello per quanto riguarda i
“parametri” del corretto equilibrio del corpo oppure problemi legati a
variazioni della pressione auricolare, frequenti ad esempio in caso di viaggi
aerei o di immersioni subacquee, possono creare seri problemi in grado di
mettere talvolta anche in pericolo l’incolumità di chi è vittima di labirintite.
I responsabili di questo
serissimo problema sanitario sono in genere batteri dello stesso gruppo che
scatena anche meningiti e otiti, tra i quali figurano anche i famosi
streptococco, stafilococco ed escherichia coli.
Di fatto, la labirintite
rappresenta un’infiammazione dell’apparato uditivo interno, ma anziché portare
principalmente danni diretti localizzati all’orecchio si manifesta attraverso
disturbi importanti a carico soprattutto dell’equilibrio del corpo, che può
anche venire letteralmente a mancare di punto in bianco, con manifestazione di
vertigini e nausea.
Pur se con scarso supporto
di prove scientifiche, si ritiene tuttavia che diversi virus (tra i quali
quelli influenzale e parainfluenzale, l’adenovirus del comune raffreddore, il
cytomegalovirus e i “ceppi” di parotite, varicella, morbillo, rosolia e herpes
simplex) possano essere alla base dell’infiammazione del labirinto.
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