sabato 15 settembre 2012

Quando il mal di testa è familiare e con o senz’aura



mal di testa cause e cefalea
Nonostante sia tra le patologie in assoluto più diffuse al mondo, con 6 milioni di persone solo in Italia colpite regolarmente da emicrania, il mal di testa resta tra quelle sulle cui cause permane ancora una certa “nebbia”. Maldi testa: cause ignote dunque? Se non se conosce sempre l’origine, è invece noto il meccanismo attraverso cui l’emicrania si manifesta nei suoi malcapitati ospiti, che spesso vengono “immobilizzati” da un dolore acuto e pulsante localizzato in una metà del capo e spesso accompagnato da nausea e vomito, con un’ipersensibilità a rumori, luce e odori. In poche parole, si ha come la sensazione che il cervello sia fortemente “infiammato” e si è insofferenti a qualsiasi cosa.

Quasi un sesto delle persone colpite da emicrania (il 15%) è poi soggetto a un’ulteriore  alterazione neurologica connessa e concomitante con il mal di testa, ovvero la cosiddetta “aura”: si tratta di disturbi del campo visivo o della sensibilità (può capitare ad esempio di avvertire formicolio a un braccio), oppure difficoltà nel trovare le parole giuste per esprimersi. Di solito, tali “alterazioni” tendono a esaurirsi nell’arco di una mezzora per poi “dare spazio” al mal di testa. Nell’ipotesi in cui si presentino i soli “sintomi collaterali” senza il mal di testa stesso, si verifica invece il caso dell’emicrania senz’aura.

Quanto alle cause, invece, tra i fattori scatenanti ritenuti maggiormente responsabili vi sono principalmente lo stress, variazioni nei livelli ormonali, cambiamenti climatici, alcuni cibi e l’esposizione eccessiva a rumori e odori o al sole. Dal punto di vista clinico è stata riscontrata anche una certa familiarità rilevando, nei soggetti colpiti frequentemente da emicrania, una maggior vulnerabilità del sistema nervoso verso cambiamenti di condizioni improvvisi, capaci così di modificare l’attività del cervello scatenandone l’infiammazione: una tesi peraltro avallata di recente dall’Unità operativa di Neurologia dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano.

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