Nonostante sia tra le
patologie in assoluto più diffuse al mondo, con 6 milioni di persone solo in
Italia colpite regolarmente da emicrania, il mal di testa resta tra quelle
sulle cui cause permane ancora una certa “nebbia”. Maldi testa: cause ignote dunque? Se non se conosce sempre l’origine, è
invece noto il meccanismo attraverso cui l’emicrania si manifesta nei suoi
malcapitati ospiti, che spesso vengono “immobilizzati” da un dolore acuto e
pulsante localizzato in una metà del capo e spesso accompagnato da nausea e
vomito, con un’ipersensibilità a rumori, luce e odori. In poche parole, si ha come
la sensazione che il cervello sia fortemente “infiammato” e si è insofferenti a
qualsiasi cosa.
Quasi un sesto delle
persone colpite da emicrania (il 15%) è poi soggetto a un’ulteriore alterazione neurologica connessa e
concomitante con il mal di testa, ovvero la cosiddetta “aura”: si tratta di
disturbi del campo visivo o della sensibilità (può capitare ad esempio di
avvertire formicolio a un braccio), oppure difficoltà nel trovare le parole
giuste per esprimersi. Di solito, tali “alterazioni” tendono a esaurirsi
nell’arco di una mezzora per poi “dare spazio” al mal di testa. Nell’ipotesi in
cui si presentino i soli “sintomi collaterali” senza il mal di testa stesso, si
verifica invece il caso dell’emicrania senz’aura.
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